Territori vivi e racconti sensoriali, l’importanza di una comunicazione integrata nel marketing del vino
5 consigli utili per differenziare la tua piccola cantina da quella dei competitor

VINO E TERRITORIO, l'esperienza delle persone, la loro perseveranza e un po' di magia: il primo passo per impostare una narrazione autentica all'interno di una strategia di marketing del vino efficace, consiste proprio nel mettere in relazione questi aspetti e farli dialogare.
Non è comune riuscire a
trovare tono e stile adeguati
per distinguersi e
fare emergere i propri vini, insieme al carattere peculiare di agricoltore-produttore e del territorio. Promuovere "solo un'etichetta" in un mercato molto affollato non porterà benefici in termini di conversione: oltre a svilire la
materia viva del vino
si perdono tutte le connessioni che lo rendono un prodotto unico e autentico, sintesi dei caratteri di uno specifico territorio e delle relazioni che le persone hanno costruito con esso.
In quest’ottica fare
storytelling
per il
marketing del vino
significa:
- Mettere in luce il carattere peculiare di ogni bottiglia, sottozona, parcella: si tratta di ottimi motivi da spendere per una strategia che investa direttamente consumatori attenti e interessati ai produttori di vino biologico, vino biodinamico, vino naturale.
- Declinare geograficamente la propria realtà, per permettere al territorio di diventare la cornice entro cui promuovere i propri vini. L'attenzione nel settore va sempre con maggiore interesse in questa direzione: zonazioni più circoscritte, cru, vitigni autoctoni e recuperati, per accrescere il valore e provare ad assimilare il concetto di terroir.
- Parlare di geologia, stagionalità, lavoro agricolo, conoscenze e intraprendenza: il tempo scorre con ritmo che coglie il senso del vivere e dell'esserci. E il vino? Il vino sostanzia tutti questi fattori. Fare marketing del vino senza annodare i fili che lo legano al contesto potrebbe portare a non tenere conto del bside che costituisce insieme il valore implicito e una grande opportunità di crescita.
- Accanto agli aspetti descrittivi tipici dell'analisi gusto-olfattiva di un vino è fondamentale introdurre sempre più note sulla composizione dei terreni, sui venti e le brezze che raggiungono quella collina, per creare un orizzonte comune con un target di riferimento e parlargli della nostra unicità.
- Nel racconto utilizzare rimandi a elementi materici e legati ai sensi. Occorre un giusto dosaggio tra note descrittive puntuali e storie che ruotando intorno al vino riportando al vino, come se questo liquido ineffabile sia l'emblema e il collante tra le persone e i luoghi. In questo senso il marketing del vino ha un alleato naturale fenomenale.
Un vino bianco, con bollicine vivaci, fresco, sapido e minerale resta un prodotto indefinito, seppur di qualità, se non contestualizzato nel suo ambiente di produzione e relazione con le persone.
Il vino ha bisogno che la storia venga raccontata per poter essere apprezzato e ricordato creando legami duraturi e rapporti di fedeltà.